L'economia del Mare

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La Campania , con la sua fascia costiera ricca di attrazioni turistiche e un elevato flusso di crocieristi, i porti commerciali di Napoli e Salerno nel quale si attestano numerosi servizi di tipo ro-ro e container con connessioni verso molti porti del mediterraneo (la Campania è attraversata dal corridoio TEN-T Scandinavia-Mediterraneo) e una moltitudine di porti pescherecci, è uno dei poli più importanti del Paese nella filiera della risorsa mare .

L’economia del mare per la Campania incide per circa il 4% del totale dell’economia regionale , valore superiore alla media nazionale pari al 3%, ma che ha comunque grandi margini di crescita come dimostrano i dati di altre regioni. È necessario, quindi, cominciare una nuova stagione il cui punto di partenza può essere proprio il Piano strategico Nazionale della Portualità e della Logistica (PSNPL, 2015) la cui vision è centrata, tra l’altro, sul Sistema Mare per lo sviluppo e la coesione del Mezzogiorno. Con il PSNPL, il Governo italiano ha individuato un insieme di azioni e percorso diriorganizzazione della governance e diaggregazione delle Autorità Portuali per migliorare la competitività della rete dei porti italiani nello scenario internazionale. In particolare il PSNPL si pone 10 obiettivi e corrispondenti azioni chiave di intervento: semplificare e snellire le procedure burocratiche , amministrative e doganali, migliorare l’accessibilità marittima e terrestre ed integrare il Sistema Logistico (sistemi portuali con quelli interportuali), scegliere i progetti e gli sviluppi infrastrutturali guardando al sistema complessivo .

Oltre al trasporto merci e la logistica bisogna tener conto cha anche il turismo nautico può dare il suo contributo alla “blue economy” di Napoli e alla Campania. Già dal 2001, nel programma regionale integrato per lo sviluppo dei porti turistici della Campania , si è sviluppato un programma di investimento complessivo di circa 700 milioni di euro. Da allora sono stati realizzati oltre 6mila nuovi posti barca lungo la costa della intera regione, da Castelvolturno a Sapri. Tuttavia, molte delle ricadute economiche attese da quelli investimenti non si sono realizzate per la crisi economica di questi anni e altri progetti sono rimasti al palo. Ma ci sono segnali di cambiamento del clima economico e prospettive nuove si aprono all’orizzonte. Bisogna, quindi, sfruttare lenuove opportunità, pensare ad unavision di Sistema a livello regionale in cui tutti i soggetti coinvolti si devono confrontare, per poter poi utilizzare in maniera sinergica e integrata i fondi a disposizione. Solo a titolo di esempio, ricordo che nelPON Infrastrutture e Reti 2014-2020, insieme aiPOR, sono stati destinati 706 milioni di Euro di fondi FESR per azioni volte al miglioramento della competitività del sistema portuale ed interportuale, definito come Area Logistica Integrata campana.