La linea Napoli-Bari è un’opera di assoluta priorità nella
pianificazione nazionale
ed è presente fra le opere strategiche invarianti dell’allegato DEF 2017
approvato dal Consiglio di Ministri lo scorso aprile.
L’inaugurazione della prima parte della stazione di Afragola ha segnato
la prima importante tappa per il completamento di quest’opera
strategica
per lo sviluppo dell’intero Paese e del nostro mezzogiorno.
La linea Napoli-Bari ha tre funzioni principali
: (i) Internazionale: parte del corridoio europeo
Scandinavian-Mediterranean; (ii)Nazionale, si
realizzerebbe un “tripolo” tra Roma, Napoli e Bari, che potrà diventare uno
dei sistemi metropolitani più grandi d’Europa. Basti pensare che ad oggi
non esiste un collegamento diretto ferroviario tra Napoli e Bari, ad opera
conclusa Bari sarà collegata con Napoli in circa 2h30 minuti e Roma in
circa 3h30minuti; (iii)Regionale, sulla nuova
linea passeranno anche i collegamenti ferroviari interni alla regione
Campania, che saranno più frequenti e più veloci.
La tratta Napoli-Cancello
, oltre a costituire il I° tratto della Napoli-Bari, consente di
velocizzare il servizio regionale Napoli-Cancello-Caserta e
“mette a sistema” la nuova stazione AV di Afragola (sulla linea
Roma-Napoli) con il Sistema Metropolitano Regionale
. La nuova stazione, che per la maggior parte dei treni non sostituirà
Napoli Centrale, diventerà un importante nodo di interscambio modale tra la
linea AV e la linea FS Napoli-Cancello-Caserta che proseguirà direttamente
nel passante ferroviario di Napoli, la linea 2 della metropolitana
cittadina. Questo aspetto è poco noto e va sottolineato.
Come detto dall’ing. Gentile sono già stati appaltati i lavori dei primi due lotti della Napoli-Bari , che fra tre anni consentiranno di raggiungere la stazione di Afragola con i servizi di Trenitalia direttamente dal centro di Napoli . Ad esempio sarà possibile salire su un treno regionale a Caserta, a Cancello, a Mergellina o a Campi Flegrei e scendere direttamente alla nuova stazione di Afragola per prendere un treno dell’alta velocità. © Ennio CascettaOrdinario di Pianificazione dei Sistemi di Trasporto “Federico II” – Napoli