Qualche giorno fa capito dalle parti del parco Virgiliano, in via Boccaccio, già meravigliosa sequenza di grandi pini affacciati sui Campi Flegrei e oggi inguardabile cimitero di mozziconi di tronchi spezzati. Subito dopo leggo la relazione della Corte dei Conti sullo spaventoso fallimento di Bagnoli: quasi un miliardo di euro senza che nulla, ma proprio nulla, sia stato fatto del progetto che avrebbe dovuto cambiare il volto di quel territorio.
Uno più uno fa due. E qui la somma suggerisce ciò che manca a Napoli: una società reattiva, capace di prendere a cuore il proprio patrimonio, di vigilare e ribellarsi di fronte a scempi e immobilismo, di eleggere amministratori minimamente efficienti. Niente. Il lungo degrado della città è avvenuto con la complicità di sinistra e destra, sindacati e imprenditori, civili e incivili, borghesia buona e periferie proletarizzate. Niente. Napoli sembra non interessare a nessuno.
Mi domando cosa pensino oggi e cos’abbiano fatto in tutti questi anni i patrioti partenopei. Quelli che credono sempre di cavarsela dando la colpa al Nord.
© Paolo MacryProfessore Emerito, Federico II