Il 16 dicembre di sei anni fa in un incontro tra amici e colleghi organizzato da Francesco Tuccillo valutammo l'opportunità di entrare nell'agorà virtuale delle idee relative allo sviluppo di Napoli in maniera indipendente e chiamando a raccolta i tanti esperti, accademici ed imprenditori che nelle diverse aree di competenza alimentavano il dibattito sul futuro della nostra città. A sei anni di distanza quella iniziativa, all'epoca per alcuni anche un po’ azzardata vista l'enorme diffusione dell'informazione on line, ha consolidato progressivamente la sua presenza così come è riscontrato dal numero di firme prestigiose che hanno alimentato il dibattito non solo con continuità, ma anche con una qualità che a riassumere i "like postati" induce seppure con prudenza ad un gratificante ottimismo. Oggi festeggiamo con soddisfazione il sesto compleanno di Nagorà. E lo facciamo in modo da lasciare anche una traccia del nostro lavoro in maniera tradizionale, ovvero riversando nel volume che sarà presentato nell'incontro di questa sera una sintesi della nostra esperienza riletta in chiave evolutiva.
"Campania per la ripresa" è il titolo dei due volumi che compongono l'opera.
Il primo curato dall'ANCE Campania e dal CRESME Ricerche ha come tema il rapporto tra lo sviluppo ed il comparto delle costruzioni in Campania tra il 1950 ed il 2030 ed offre una sistematica informazione statistica accompagnata da puntuali valutazioni sul presente e ragionate proiezione relative ai prossimi decenni.
Il secondo curato dall'ANCE Campania e da NAGORA' rappresenta la risposta del nostro gruppo di collaboratori al cambio di paradigma nello studio della città post-industriale assumendo come ipotesi ciò che già nel 1974 scriveva Jonathan Raban nel suo famoso Soft City a proposito della città moderna che "...resta un posto troppo complicato per essere studiato nei suoi confini amministrativi che risultano essere statici ed artificiali mentre i fenomeni che definiscono la sua identità tracimano sempre più in periferia definendo una nuova dimensione urbana di tipo metropolitano". Questa nuova prospettiva di analisi è stata affidata ad una sezione di NAGORA', ovvero ad OMEN ( Osservatorio Metropolitano di Napoli) al quale aderiscono, oltre all'Acen , l'Unione degli industriali di Napoli, l'ANCI, l'ANIAI,l'INARCH, l'IMU. In estrema sintesi il volume è strutturato su tre aree di approfondimento, vale a dire le dinamiche demografiche, economiche e territoriali che nel loro intrecciarsi definiscono quella che in un recente libro Mauro Ceruti definisce " la nuova complessità urbana". Da ciascun filone emergono proposte ed idee per contribuire a frenare il declino della città che non può che essere affrontato alla scala metropolitana.
Come combattere l'autismo sociale, come costruire un progetto di rianimazione urbanistica ed una politica per le imprese sono le proposte che Nagorà intende offrire al dibattito sul futuro della Città Metropolitana nel momento in cui esistono tre condizioni forse irripetibili di una nuova coscienza collettiva partorita dal post pandemia ed espressa in particolare da una ritrovata sintonia tra pubblico e privato, dalla grandi opportunità finanziarie contenute nel PNRR, dall'ampia disponibilità di capitale umano in termini imprenditoriali ed accademici.
Nagorà è convinta che sia questo il momento per Napoli di costruire quello che Renzo Piano ha definito "un sogno razionale e condiviso", per riposizionare la nostra città sullo scacchiere internazionale nella sua tradizionale posizione di vertice.
© Gennaro BiondiProfessore straordinario di Economia delle aziende turistiche e Coordinatore di OMeN - Osservatorio Metropolitano di Napoli