“Dobbiamo rendere conto anche a quei 98 cittadini su cento che non votano Italia Viva”, ha detto il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano, pensando di fare dell’ironia. Errore. Errore culturale, oltre che politico. Avrebbe dovuto dire l’opposto: “Dobbiamo rendere conto anche alle minoranze, fossero pure del due per cento”.
E perché? In primo luogo perchè è questo il nocciolo della democrazia liberale. In secondo luogo perchè tanto più il ministro di un Sud storicamente marginale dovrebbe difendere le ragioni dei più deboli rispetto ai più forti.
E infine perchè il governo di Provenzano ha già prestato fin troppa attenzione alla “maggioranza”, distribuendo decine e decine di miliardi a categorie professionali, corporazioni, segmenti sociali di ogni tipo. Il che, fanno notare fior di economisti, è certamente utile sul piano del consenso elettorale, ma non è detto sia la scelta migliore ai fini della ripresa e dello sviluppo.