Ha cominciato Andrea Crisanti: “Non prenderò il vaccino a meno che non sia approvato dalla comunità scientifica”. Poi è stata la volta di Massimo Galli: “Non c’è nessun vaccino di cui si possa essere certi che non produrrà effetti negativi nel giro di dieci anni”.
Li conosciamo bene, Crisanti e Galli. Imperversano h24 sulle tv. Sono popolarissimi. E certe volte, però, sembra che stiano promuovendo una campagna NoVax.
Intendiamoci, le loro non sono fake news. Crisanti dice un’ovvietà: nessuno, non solo lui, potrà mai farsi alcun vaccino se non sarà prima certificato dall’autorità sanitaria europea (EMA). E Galli dice un’altra ovvietà: è indubbio che gli effetti di un vaccino possano valutarsi pienamente solo nel lungo periodo. Il che non impedisce nel frattempo di farne uso.
Ma il problema è che questi messaggi “scientifici” sono devastanti. Finiscono per diffondere incertezza, diffidenza, sfiducia. Cioè paura.
Che dire? Se non è protagonismo, è ingenuità.