La questione delle periferie da sempre si ripresenta nel dibattito economico-sociale in considerazione dell’importante ruolo che queste rivestono nello sviluppo armonico del territorio. La chiave per il rilancio delle aree periferiche risiede proprio nel superamento della contrapposizione con le aree più centrali: riuscendo a portare la città nei quartieri, le periferie possono diventare il fulcro della città di domani. Qualsiasi progetto di rivitalizzazione delle aree periferiche va necessariamente letto considerando le caratteristiche demografiche, economiche e dei servizi di cui è formato un determinato territorio.
La Provincia di Benevento è connotata da una economia estremamente fragile e fortemente influenzata da dinamiche esterne. La ricchezza prodotta in provincia di Benevento nel 2016 (4,4 miliardi di euro) incide all’incirca per il 4% sul totale regionale, con un andamento alquanto stazionario che evidenzia una difficoltà ad offrire una inversione di rotta finalizzata ad un vero sviluppo. La provincia di Benevento presenta, inoltre, nel 2018, una popolazione di 277.018 abitanti che pesa per il 4,7% rispetto al totale della Campania e una densità abitativa di 133 abitanti per kmq, un dato quest’ultimo che stride fortemente con i 2.617 abitanti/kmq della provincia di Napoli e che offre la misura delle opportunità che potrebbero derivare da una redistribuzione della popolazione campana. L’indice di dotazione infrastrutturale del Sannio è pari al 64% fatta 100 l’Italia. Oggi la mancata accessibilità al trasporto pubblico locale e la carenza di infrastrutture e servizi di collegamento è una delle principali criticità che frena ogni azione di sviluppo e crescita.
Nell’ambito di questo contesto va inserito il perimetro comunale che conta 23 contrade, a loro volta suddivise in 47 settori territoriali e rappresenta il risultato della modificazione dell’assetto strutturale e funzionale dei territori per effetto dell’avanzata dell’urbano sul rurale. Il tessuto insediativo è in massima parte contenuto all’interno del perimetro della città antica (centro storico) e della città moderna e contemporanea (rispettivamente Rione ferrovia e libertà ed i Rioni Pacevecchia e Capodimonte) in cui rientrano gli ambiti a maggiore densità abitativa: dalla zona alta comprendente viale Mellusi e Viale Atlantici, al Rione Libertà e al centro storico. Le aree a più bassa densità abitativa coincidono, invece, prevalentemente con le aree a vocazione produttiva (Pezzapiana, San Vito Epitaffio, Torre Alfieri, ecc.), con i sistemi urbani periferici e con le aree a prevalente edilizia popolare. All’interno del tessuto urbano della città gli spazi residenziali convivono, infatti, sia con aree destinate ad attrezzature e servizi, sia con porzioni di territorio destinate ad attività produttive e ad altre attività commerciali/artigianali. La restante parte del territorio comunale si configura, invece, come un sistema rurale: la forma prevalente e più diffusa è quella rurale periurbano, caratterizzato da una vicinanza fisica e funzionale al sistema urbano ma, anche, da una forte connotazione ambientale, indice di una potenziale multifunzionalità legata allo sviluppo di diverse forme di turismo in ambito rurale.
Un rilancio delle periferie passa necessariamente attraverso una riqualificazione delle stesse. A tal proposito il Comune di Benevento ha partecipato al Bando Periferie con 17 interventi, per un importo complessivo di 26.582.202,25 euro. A novembre 2019 risultavano attivi, presso Cassa Depositi e Prestiti, finanziamenti per circa 4 milioni di euro, da destinare a 6 dei 17 interventi programmati.
Oggi avviare questi progetti rappresenterebbe un importante passo in avanti sia in termini riqualificazione che in merito all’immissione di risorse nel circuito economico locale. Il concetto di città del futuro non potrà prescindere da questi interventi.